Il Giorno della Memoria: come raccontare l’Olocausto ai ragazzi

Come parlare di temi difficili ai ragazzi? La migliore soluzione è sempre un libro. Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria per ricordare una delle pagine più terribili della Storia umana: la tragedia delle persecuzioni naziste e lo sterminio del popolo ebraico.

Minimondi ha scelto dieci libri per raccontare l’olocausto ai ragazzi attraverso le testimonianze dei sopravvissuti e la fantasia di autori straordinari. Dieci titoli per discutere in classe o per riflettere da soli.

Diario
di Anne Frank (Einaudi). Da 10 anni.
Anne ha da poco compiuto 13 anni e ha ricevuto in regalo un diario. Sul diario scrive le piccole emozioni di tutti i giorni, ma lo spettro del nazismo costringe la famiglia di Anna prima alla clandestinità e poi all’incubo del lager. L’Olocausto visto con gli occhi di una ragazza. Un libro fondamentale, tradotto in oltre 28 lingue e inserito dall’UNESCO nell’archivio Memory of the World.

La repubblica delle farfalle
di Matteo Corradini (Rizzoli). Dai 10 anni.
Terezin è una città, ma non è una città come le altre. A Terezin c’è tutto: case, strade, persino un teatro. Ma non c’è la libertà. I nazisti hanno trasformato Terezin in un ghetto e in un campo di concentramento. Ogni venerdì sera un gruppo di ragazzi si incontra di nascosto e scrive un giornale che racconta quello che succede, è da quelle pagine che nasce questo romanzo.

Ultima fermata: Auschwitz
di Frediano Sessi (Einaudi). Dai 10 anni.
La storia di un ragazzo ebreo durante il fascimo. È il 1938, il giovane Arturo Finzi scopre di essere ebreo solo dopo la pubblicazione delle leggi razziali. A scuola il bidello gli mostra un nuovo banco tutto per lui, isolato dagli altri ragazzi. Arturo capisce che niente sarà più come prima e assiste impotente al raid nel ghetto di Roma e alla deportazione in Germania.

Stelle di Cannella
di Helga Schneider (Salani). Dai 9 anni.
David e Fritz sono amici per la pelle, giocano insieme, frequentano la stessa scuola, persino i loro gatti si vogliono bene. Poi Hitler diventa cancelliere e per David, che è di famiglia ebrea, arrivano tempi duri. L’odio razziale avvelena anche la vita comune e divide le famiglie, la’ntisemitismo è all’ordine del giorno. David e Fritz all’improvviso non sono più amici, Fritz diventa duro e crudele.

L’albero di Anne
di Irène Cohen-Janca (Orecchio Acerbo). Dagli 8 anni.
Anna Frank nel suo diario descrive spesso un albero che vede in cortile. Ed è proprio questo albero che prende voce e ci racconta la storia di Anna dal suo punto di vista privilegiato. Un libro che con la poesia delle parole e le immagini speciali di Maurizio Quarello ci fa riflettere sull’importanza della memoria e sul pericolo di chi cerca di nascondere e negare gli orrori del passato.

Ho sognato la cioccolata per anni
di Trudi Birger (Battello a Vapore). Dai 10 anni.
La vita di Trudi viene stravolta da un giorno all’altro. Da Francoforte viene deportata con la famiglia nel campo di concentramento di Kovno (Lituania). Superando il dolore quotidiano Trudi riesce a non lasciarsi andare e a salvare la madre da una morte certa. Una storia vera. La testimonianza diretta di una sopravvissuta, uno straordinario messaggio di coraggio e speranza.

MAUS
di Art Spiegelman (Einaudi). Dagli 11 anni.
Non è facile vivere con un padre sopravvissuto all’Olocausto, ai problemi di tutti i giorni si unisce lo spettro di una madre scomparsa. E poi ci sono i terribili ricordi della vita nel ghetto e dei giorni del campo di concentramento. Spiegelman trasforma l’Olocauto in un fumetto crudo e profondo in cui gli ebrei hanno l’aspetto di topi e i Nazisti hanno il volto di gatti spieatati.

L’isola in via degli Uccelli
di Uri Orlev (Salani). Dai 10 anni.
In Polonia da quando c’è la guerra la vita è difficile per tutti, soprattutto per gli ebrei chiusi nel ghetto in attesa di partire per una destinazione sconosciuta. Alex è solo, ha promesso al padre che lo aspetterà fino al suo ritorno, e intanto si è rifugiato in unpalazzo abbandonato, al numero 78 di Via degli Uccelli. Esce solo di notte per paura dei soldati, di nascosto osserva la vita degli altri ebrei chiusi nel ghetto. Giorno per giorno sfida l’ingiustizia e al cattiveria per cercare con tutte le forze di mantenere la promessa fatta al padre.

La portinaia Apollonia
di Lia Levi e Emanuela Orciari (Orecchio Acerbo). Dai 6 anni.
È l’autunno del 1943. C’è una città piena di soldati cattivi e c’è un bambino ebreo che è costretto a uscire di casa per fare la fila della spesa. E poi c’è la portinaia Apollonia, così brutta e arcigna, non può essere che una strega. Ma forse esistono anche le streghe buone e Daniel imparerà che anche le persone burbere e schive possono salvare un bambino. Illustrato dalle splendide tavole di Emanuela Orciari.

La tregua
di Primo Levi (Einaudi). Dai 12 anni.
La guerra è finita, ma per un ebreo prigioniero ad Auschwitz la strada verso casa è ancora lunga e passa attraverso un’Europa distrutta e disperata, libera dal Nazismo ma segnata dall’orrore e dalla miseria. Primo Levi dopo averci fatto conoscere l’incubo disumano dei campi di concentramento in “Se questo è un uomo” racconta la nuova vita dei sopravvissuti.