gli indispensabili di Francesca Capelli

Abbiamo chiesto a Francesca Capelli, nostra ospite da anni al festival di dirci quali sono i 5 libri indispensabili che dovremmo tutti avere nella nostra libreria. Scopriteli qui:

“La stella di Kazan” di Eva Ibbotson (Salani), perché ha tutti gli ingredienti del feuilleton Ottocentesco, ma il passo perfetto per piacere ai ragazzi.

“La tigre nel pozzo”Philip Pullman (Salani), perché io adoro le atmosfere alla Dickens.

“L’incredibile storia di Lavinia”Bianca Piztorno (Mondadori), perché probabilmente non sono ancora uscita dalla fase anale e, come molti altri scrittori per ragazzi, impazzisco per tutto ciò che parla di cacca.

“La memoria dell’acqua” di Silvana Gandolfi (Salani), perché l’ho letto dopo aver visitato le rovine maya di Tikal in Guatemala e mi è dispiaciuto non averlo fatto prima, magari avrei vissuto la stessa avventura.

“Oh, boy!” di Marie-Aude Murail (Giunti), per la capacità di affrontare con sensibilità, ironia e calviniana leggerezza il tema della omosessualità.

Ps: Fuori classifica, concedetemelo anche se l’ho tradotto io e c’è conflitto di interessi, “Le lacrime dell’assassino” di Anne-Laure Bondoux (San Paolo), perché parla delle cose che da sempre riguardano gli esseri umani: il bene e il male, l’amore, la vita e la morte, il potere salvifico dell’arte. Lo fa con una modalità “da grandi”, trattando i bambini come persone e al tempo stesso resta, al 100 per cento, un libro per ragazzi.

Francesca Capelli, nata a Bologna, residente a Milano e aspirante residente a Buenos Aires, è giornalista, autrice per ragazzi e traduttrice. Tra i suoi libri, “L’estate che uno diventa grande” (Sinnos), vincitore del Premio Città di Bella 2011 e finalista al Premio Penne 2011; “Il grande cane nella città fantasma” (Prìncipi&Princìpi), “Veruska non vuole fare la modella” (San Paolo), “Dove lo butto? Quando i rifiuti diventano risorse”, “Amo l’acqua” e “Mi prendo cura di te – L’ospedale e i tuoi diritti” (Giunti Progetti Educativi). E’ mancina e ne va fierissima. Scrive per i ragazzi perché pensa che sia la cosa più sovversiva che c’è. Il suo blog è www.ragazzinet.it,

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